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Collaboration is the new competition!

Nel mondo attuale, le sfide globali richiedono soluzioni sempre più innovative e collaborative.

Nessun individuo o organizzazione, per quanto potente, può affrontare (né tantomeno risolvere) queste sfide da solo. La collaborazione, quindi, rappresenta una chiave fondamentale per creare un futuro più sostenibile, equo e giusto per chiunque.

Lato nostro, vediamo e sosteniamo la forza propulsiva della collaborazione (quasi) quotidianamente: all’interno dei progetti di innovazione, nell’avvio di nuove avventure imprenditoriali, nei colloqui con le imprese che si avviano verso nuovi percorsi di sostenibilità.

Progetti di innovazione: la forza della collaborazione

L’innovazione è il motore del progresso, ma senza collaborazione è complesso intraprendere percorsi di innovazione autentica.

Quando persone e organizzazioni diverse (per background professionali, cultura aziendale, settori di riferimento) lavorano insieme, possono combinare competenze, risorse e prospettive tra loro molto differenti, per creare soluzioni innovative che difficilmente avrebbero potuto immaginare o realizzare individualmente.

Questo è il leitmotiv dell’open innovation, modello secondo il quale la collaborazione e la sinergia, interna ed esterna alle imprese (e anche con imprese concorrenti!), rappresenta un valore aggiunto in termini di creatività, specializzazione, maggiore competitività e innovazione.

La collaborazione permette di condividere rischi e costi, accelerare il processo di ricerca e sviluppo e aumentare le probabilità di successo del progetto innovativo.

In questi casi, diventa fondamentale per il successo dell’iniziativa regolare sostanzialmente 3 aspetti:

  1. gli ambiti di tutela della confidenzialità: è necessario prevedere delle regole specifiche per la protezione delle informazioni riservate scambiate tra le parti durante il progetto
  2. i confini della proprietà intellettuale: definire chiaramente chi possiede i diritti sulle invenzioni esistenti che vengono portate nel progetto (background IP) e su quelle che saranno sviluppate durante la collaborazione (foreground IP) è essenziale per stabilire chi ha il diritto di sfruttare le nuove invenzioni, in quali termini e a quali condizioni; nonché per incoraggiare la collaborazione stessa e l’investimento in nuove idee (sapendo che ci saranno regole chiare riguardo la distribuzione dei benefici derivanti dallo sviluppo di idee innovative)
  3. la struttura di governance: stabilire regole chiare per definire i ruoli dei partner nella gestione e coordinamento e le rispettive responsabilità è fondamentale per la buona riuscita del progetto di innovazione (specie se aperta).

Reti di imprese: costruire insieme per crescere insieme

Esistono innumerevoli strumenti per aggregare soggetti diversi che hanno il comune obiettivo di collaborare insieme verso un beneficio comune: partnership, joint venture, consorzi, raggruppamenti temporanei.

Lo strumento, però, che noi sponsorizziamo maggiormente è quello del contratto di rete, con il quale due o più aziende – che sono e restano distinte e autonome – si impegnano reciprocamente a collaborare al fine di aumentare la propria innovazione e la propria competitività.

Grazie al contratto di rete, le imprese affrontano insieme le sfide comuni, con evidenti vantaggi in termini di:

  • scambio di conoscenze e competenze: le imprese, all’interno della rete, possono condividere reciprocamente conoscenze tecniche e competenze specifiche, che consentono a tutte le aderenti di migliorare sé stesse e di portare innovazione dentro e fuori di sé
  • accesso a nuovi mercati: grazie alla collaborazione le imprese possono accedere a nuovi mercati e clienti
  • economie di scala: la collaborazione, attraverso l’unione delle risorse, può portare a vantaggi competitivi come, per esempio, la condivisione dei costi operativi
  • gestione dei rischi: la diversità delle imprese aderenti a una Rete consente di attenuare i rischi e affrontare in maniera strutturata eventuali cambiamenti, anche repentini
  • innovazione congiunta: la collaborazione tra imprese, favorendo l’innovazione collaborativa, permette lo sviluppo congiunto di nuovi prodotti e servizi

Sostenibilità: un impegno che deve essere condiviso

I problemi ambientali – come il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità, l’inquinamento – e le disuguaglianze sociali – economiche e di genere – non conoscono confini e richiedono sforzi concertati a livello globale, tra Governi, aziende, ONG e cittadinanza. Solo attraverso una cooperazione efficace possiamo puntare a mitigare questi impatti e a costruire un futuro sostenibile.

La collaborazione tra stakeholder territoriali, associazioni, società pubbliche, imprese private, università e scuole consente di conseguire risultati più vantaggiosi capaci di generare una consapevolezza maggiore in tema di sostenibilità.

La collaborazione è un elemento di fondamentale importanza perché consente un confronto tra i vari soggetti permettendo, in questo senso, di individuare le diverse strade attraverso cui raggiungere i principi di sostenibilità.

La collaborazione è riconosciuta anche dai 193 Paesi delle Nazioni Unite, firmatari dell’Agenda 2030, quale leva strategica nell’attuazione di percorsi di sostenibilità in azienda: tra le cosiddette “5 P”, i cinque ambiti di azione cui le imprese si dovrebbero ispirare per rendere i processi interni più sostenibili, spicca anche la P di “Partnership” (insieme a quelle di Peace, Planet, People e Prosperity).

La condivisione di best practice sostenibili e l’attivazione di tavoli di confronto tra diverse realtà permette di ottenere una visione ampia del contesto di riferimento della singola azienda, portandola quindi a scelte più consapevoli rispetto al percorso da intraprendere per operare in un’economia realmente sostenibile.

Non si parla infatti solamente di sostenibilità ambientale, ma di una completo cambio di paradigma da un punto di vista socio-economico: per attuare questo nuovo modello (incentivato anche dalle misure messe in campo dall’Italia per la transizione verso un’Industria 5.0), si rivela sempre più necessario un confronto tra diversi profili professionali per avviare progettualità con un impatto positivo sotto i diversi profili che ormai costituiscono parte integrante del concetto di “sostenibilità”.


La collaborazione è il filo conduttore che unisce persone e organizzazioni, per affrontare le sfide globali più urgenti del nostro tempo: per costruire un futuro più sostenibile, equo e giusto, è essenziale che questi soggetti lavorino insieme.

Solo attraverso una collaborazione sincera e mirata possiamo sperare di risolvere i problemi complessi che affrontiamo e creare un mondo migliore per le generazioni future.

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